sabato 26 ottobre 2019

Visita al Museo Paleontologico



Giovedì ci siamo recati in visita al Museo Paleontologico di Asti. Le cose che abbiamo visto e imparato sono state tantissime e vogliamo condividerle con i nostri lettori.
Iniziamo con una premessa: i fossili sono testimonianze di vita del passato. Sono resti di animali e piante vissuti migliaia di anni fa.
Fossile è una  parola con un significato molto ampio, possono fossilizzare animali vertebrati, invertebrati, piante animali molto grandi o molto piccole (microfossili) utili per ricostruire il clima del passato. Possono fossilizzare i coralli o gli escrementi (coprolite) importante per aiutare i paleontologi a capire l’alimentazione degli animali del passato. I fossili possono essere anche impronte e sono infatti testimonianze di vita del passato.
Ricostruzione di una mandibola di MEGALODONTE



Ci va molto tempo affinché si formi un fossile. Un prerequisito è avere una parte dura, come le ossa. Le parti molli si decompongono perché vengono degradate da microrganismi. Le parti dure hanno più possibilità di resistere al secondo prerequisito, cioè  il seppellimento che mette in cassaforte un resto animale o vegetale. Che cosa trasforma le ossa in pietra? L’acqua.
Scendendo nel terreno scioglie i minerali presenti nella terra che a contatto con le ossa si “scambiano” di posto sostituendo il minerale delle ossa con il minerale presente nell'acqua. (Mineralizzazione). Esistono due tipi di fossilizzazione : diretta e indiretta.
Fossilizzazione diretta : l’acqua pietrifica le ossa, le foglie, le conchiglie o il legno.
Fossilizzazione indiretta: il resto vivente viene sciolto e rimane l’importa.

Nelle vetrine esposte al museo erano conservati molte conchiglie fossili e Federico ci ha insegnato a distinguere i bivalvi ( due valve che si aprono o si chiudono) e i gasteropodi 
(hanno una sola conchiglia arrotolata su se stessa).

Il paleontologo studia i fossili per ricostruire le informazioni relative agli animali stessi e alle piante ma soprattutto gli antichi paleoclimi e le relazioni tra animali del passato e del presente.






Sapete che ad Asti c'era il mare?Sembra incredibile ma è proprio cosi'!
Il pliocene è il periodo relativo alla presenza del mare ad Asti circa 3 milioni di anni fa.
Il mare Padano prendeva il posto della attuale pianura Padana ed  era basso e caldo. 
Nel museo è presente un bellissimo acquario che riproduce la fauna presente nel mare di quel periodo. Ci è piaciuto tantissimo!
Acquario Tropicale

Asti era in un vero e proprio bacino chiuso da aree che erano già emerse, aveva un mare calmo e tranquillo e  per queste caratteristiche era utilizzata come luogo di riproduzione dalle balene. Proprio per questo motivo sono stati ritrovati scheletri di balene e delfini.





Le sabbie si depositarono piano piano nel corso del tempo e tutti questi strati hanno letteralmente riempito questo piccolo bacino facendo sparire il mare. Quando? 
Alla fine del pliocene perché il bacino è stato riempito di sedimenti.
Quando c’era questo golfo si sono depositate due strati (argilla azzurra e sabbie gialle) molto importanti dove si sono ritrovati tutti i reperti di balene e delfini.










Lo strato più antico è quello più in fondo, (teoria stratigrafica) mentre quello più in alto è quello più giovane. 
Gli studiosi hanno capito che il mare è sparito nel pliocene perché nello strato più in alto (più giovane) hanno smesso di trovare balene e delfini ma hanno iniziato a trovare tapiri, mastodonti, tigri dei denti a sciabola. Infatti, il mare aveva lasciato il posto alla foresta tropicale! 



Palato di "cugino di elefante"





SCHELETRO DI BALENA
LA VIGLIANOTTERA
Sono stati ritrovati denti di mastodonte che  avevano zanne lunghe più di due metri e si aiutavano con queste grosse zanne per farsi largo nella folta vegetazione presente in quel tempo ad Asti. (foresta sub tropicale) .





Balenottera ritrovata a Viglianod'Asti (Viglianottera)


Valmontasca ( Le ossa sono state ritrovate in connessione anatomica cioè in ordine e non sparse e in disordine) .


















San marzanotto ( 1993)
Tersilla è lo scheletro di una balenottera morta cucciola.
E' stata chiamata così in onore della contadina che l' ha trovata nella sua vigna.
Tersilla è stata trovata disarticolata (ossa in disordine) probabilmente morta per un attacco degli squali, infatti i denti trovati intorno al suo scheletro sono di squalo.
In alcune ossa di Tersilla sono rimasti incastrati i denti di squalo. 
Nel museo sono presenti anche scheletri o ossa fossili di cetacei, come i delfini.
Ricostruzione di delfino preistorico.


Fossile di delfino ritrovato a Settime
E' uno scheletro ben conservato ,anche se parziale , tutti i denti sono presenti e la calotta cranica è molto ben conservata. È stato un ritrovamento  importante perché è un OLOTIPO cioè l' unico esemplare nella sua specie ritrovato in tutto il mondo.
Septidelphis Morii ( delfino di settime scoperto da Mori).








Dopo la visita abbiamo "giocato" seriamente a fare i piccoli paleontologi....
Riconoscere gli elementi visti nelle vetrine.

Laboratorio di scavo.

Riconoscere conchiglie fossili da quelle attuali.




Classificare  bivalvi e gasteropodi













Ricostruire uno scheletro di balena.

Fossili viventi. (mostra temporanea)


Ammoniti fossili e Ammoniti attuali.
Felci. Piante presenti in ere geologiche passate ma ancora presenti oggi.
Limulo attuale e preistorico.

Ringraziamo con tutto il cuore la nostra "guida" Federico che ci ha saputo coinvolgere e guidare in questo nostro percorso di scoperta  davvero molto affascinante. Questo articolo è stato scritto al fine di aiutare i bambini a "studiare" e a riprendere i concetti spiegati da lui. Speriamo di essere stati attinenti e non aver scritto grosse inesattezze. 

Grazie!
I bambini di seconda, terza, Letizia e Lisa.

"Hanno successo soltanto coloro che, nella vita, si rivolgono con gioia, entusiasmo e dedizione a ciò che fanno".
Reinhold Messner

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